(...durante una cena...)
Essendo qui riuniti un gruppo cospicuo dei tuoi allievi, penso di interpretare il pensiero di tutti rivolgendoti un sentito "grazie".
Grazie non solo per averci insegnato con certosina pazienza, da noi spesso messa a dura prova, i passi fondamentali del ballo, ma anche e soprattutto per aver cambiato il nostro modo di vivere:
è stato come se delle porte chiuse, dietro le quali vivevano persone abbastanza spente, si fossero all'improvviso aperte.
Fuori c'erano serate rilassanti e divertenti, durante le quali, dimenticando i noiosi problemi quotidiani, l'unico interesse era ballare bene una mazurka o una polka, mettendo in pratica quello che tu avevi tentato di insegnarci (qualche volta riuscendoci!).
E in mezzo a noi tu giganteggiavi sempre, un pò per l'elevata statura, un pò, ma principalmente, per la tua personalità, calma e sicura:
il ragazzo rassicurava i seguaci, li controllava con occhio apparentemente distaccato, ma sempre attento e propositivo!
hai dimostrato in diverse occasioni di avere un'equilibrio quasi incredibile per la tua età, destreggiandoti fra giovani ed anziani, fra tanti caratteri più o meno facili, con naturalezza e garbo.(...)
Un augurio a tutti di continuare il più a lungo possibile.
Pina.
Umbertide, 15 Luglio 2007
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